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COSI' E' (SE VI PARE)

 

(di Luigi Pirandello)

 

Adattamento e Regia di Fulvio Romeo

Stagione Teatrale: 2013/2014
Data Debutto: 16 maggio 2014

PERSONAGGI e INTERPRETI

(in ordine di apparizione)

Lamberto Laudisi  
Roberto Ripandelli
Dina Agazzi
Maria Sofia Romeo
Amalia Agazzi
Roberta Sorano
Rodolfo
Luciano Sposato
Alfio Sirelli
Giovanni Pirri
Elvira Sirelli
Anna Genovese
Fausto Agazzi
Massimo Perrotta
La Signora Frola
Donatella Fabiani
Il Signor Ponza
Fulvio Romeo
Stefano Centuri
Carlo Palozzi
Pina
Irene Vasilacos
Ada Vallauri
Rita Cotugno
La Signora Ponza
Elisabetta Di Vincenzo
 
LUCI SUONO E SCENE
Andrea Nassi
COSTUMI
Anna Genovese
LOCANDINA (grafica)
Fotostudiosette
FOTO LOCANDINA
Eleonora Bongiovanni

NOTE DI REGIA

  Chi è la donna che il Signor Ponza tiene chiusa in casa con sé?
E’ – come lui sostiene – Giulia, la sua seconda moglie, sposata dopo la morte di Nora, la prima e che si presta ad “interpretare”, affacciandosi alla finestra, la parte di quest’ultima, solo per assecondare la follia della Signora Frola, madre di Nora, la quale crede di rivedere in lei la sua figliola che non c’è più?
O – invece – quella donna, come afferma la suocera – è proprio la prima moglie che il Signor Ponza – “un po’ alterato di mente”, dopo una breve separazione - non ha più voluto riconoscere e che “gli si è fatta risposare”, come fosse “un’altra”, affinché la accettasse nuovamente?
Insomma, chi è il pazzo: Frola o Ponza? E la verità, dov’è la verità?
Tutti – o quasi – nella ricca cittadina - dove i tre sono giunti, si affannano intorno a questi interrogativi, dando vita ad “un’inchiesta, accanita, feroce”, spinti da motivazioni differenti: la curiosità morbosa, “comaresca” dei signori Sirelli, della signora Cini, della sua nipotina Pina - la necessità - del Consigliere Agazzi e della sua signora Amalia, del commissario Centuri e della Contessa, moglie del Prefetto, vero emblema del potere - di soddisfare l’esigenza di conoscenza dell’autorità o – infine – l’autentica, quasi scientifica sete di sapere di Dina, la giovane figliola dei signori Agazzi.
Solo Lamberto Laudisi, fratello di Amalia, quasi un alter ego dell’autore, è estraneo a questa rincorsa che egli reputa “inutile”, non potendosi mai sapere nulla di certo degli altri, cambiando questi a seconda di come ognuno li vede.
E in un luogo “simbolico” - dove lo spazio scenico è delimitato da specchi, destinati a riflettere la verità e, anzi, ad assumerla in se stessi e occupato solo da sedie che si compongono e ricompongono per dare sempre nuova forma a ogni diverso contesto cui si riferiscono - l’inchiesta prosegue, in un continuo ribaltamento di punti di vista e di angolazioni, rischiarando ciò che era confuso e confondendo quello che appariva chiaro, dipanandosi, come un vero e proprio giallo, catturando l’attenzione dello spettatore, inchiodandolo al suo posto, ammaliato da una prosa seducente e micidiale e dal meccanismo “fiero, intrigante, crudele” del dubbio, fino all’unico, possibile, straordinario finale.

D’altronde, “Così è (se vi pare)”.

FULVIO ROMEO